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Il baule ed altri contenitori (pertugi infantilivediFrancesca PirovanoLe fessure aperte | Monica vedi vedi
 
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in noi si adagia anche il passato. Tra gli scuri sgangherati delle finestre protese sul tempo remoto, talvolta noi desideriamo far capolino, per riappropriarci di ciò che, essendo remoto, forse co
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La mia opzione è fondata, invero, su mille appigli eterogenei, che travalicano la semplicità del nome “Monica???. Tutti gli agganci possibili costituiscono diversi elementi che possono tranquillamente trovare coerenza nella mia (in parte) nuova protagonista; suddetti elementi in lei occupano uno spazio, talvolta non ben delimitabile, tuttavia pur sempre uno spazio nelle inclinazioni, nello stile di vita, nelle emozioni che in lei vibrano mescolandosi in un carattere irrequieto che si nutre frequentemente di nostalgia.
Già un anno, l’anno 1998, è significativo, poiché rientra proprio in quel periodo in cui Monica, imbarcatasi ormai appieno nella stabilità della vita “basica???, si trova al largo, nella nuova navigazione famigliare cui è approdata, costruendosi un pezzo di vita diverso da quello da cui proveniva.
Poi c’è un nome nell’incipit, Euridice. Per Monica va benissimo, giacché da bambina avrebbe voluto chiamare con questo nome così scarsamente popolare la sua figliola. E di strascichi infantili, Monica, come si vedrà, se ne porta scrigni pieni.
Ma, ab origine, calza a pennello il titolo vago (perlomeno secondo la mia arbitraria percezione)
con cui l’Autore, Davide Vanotti, ha “ri-coperto??? dolcemente i suo scritto, dispiegando un velo decisamente modulato sul Suo stile narrativo, che io ho avvertito come piacevolmente accomodato sulla sfumatissima percezione di attimi, di occasioni, di gesti che compongono o scompongono una o più esistenze e le orientano in maniera indecifrabile, singolarissima, non immaginabile. La frammentazione narrativa è così solo apparente, poiché trae alimento dalle circostanze particolari, dalla banalità specifica: anche io mi chiedo, come M.Melotti, se “il tutto è racchiuso lì???. Di “fessure aperte??? son disseminate le nostre ore, scomponibili in brandelli emotivi, in varchi sospesi, in gesti inspiegabilmente conclusi, o mancati, in incontri vaghi eppure intensissimi, esauritisi in poche giornate, in atmosfere impensabili.
D’altra parte, in noi si adagia anche il passato. Tra gli scuri sgangherati delle finestre protese sul tempo remoto, talvolta noi desideriamo far capolino, per riappropriarci di ciò che, essendo remoto, forse costituisce una certezza rispetto al resto. E anche quando raccogliamo il passato, lo ritroviamo come un miscellaneo, strano composto di oggetti, costruzioni immaginifiche, percorsi, brividi e sapori evocatori.
Del passato si riappropria spesso anche Monica, soprattutto da quando – purtroppo tardivamente - ha appurato come anche la sua vita risulti incoerentemente segmentata in gesti, brevi parole e “occasioni??? scomposte, cui occorre tuttavia dare libero corso.

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Personaggio Monica
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Luogo PICCOLA CITTA' DI PROVINCIA SULLE RIVE DI UN LAGO
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Annavedifrancesco strocchiUn uomo di successo | Anna, vedi vedi
 
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Anna, iniziare a parlare di lei, muoverla e chiederle chi sei
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Anna, mi interessa Anna, sapere che cosa fa, come farla muovere da lì. Forse ha una vita nella quale non sapeva di capitare, che non si sarebbe immaginata. Oppure ha anche una seconda vita oltre a quella mentale che certamente ha. Una concertista, forse canta o suona e c'è un pianoforte in un angolo della casa, che non sa mai quando suonare. Mi è venuta in mente la canzone di Pino Daniele dedicata alla Magnani, e il fatto che una donna ha un equilibrio tra pensero ed azione che vale la pena esplorare con la scrittura, dentro e fuori e anche un po' di fianco. Il dialogo tra Anna che è e che vorrebbe essere, come se quel vorrebbe essere avesse ancora uno spazio.
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Personaggio Monica
Epoca
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Aspettava qualcunovediAlfonso PierroUn uomo di successo | tracollo vedi vedi
 
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il Mondo tutto della Parola è frutto
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certo è nel successo che si accede al tracollo. nel successo dell'uomo di Teruzzi, s'intende. uomo vero, verissimo. non c'è che l'Uomo e la sua paura. fugge nell'intima roccaforte, riconosciuta dall'Altro. in una sicurezza condivisa. Conie - pure lui - trova (troverà?) nella discesa uno dei tanti sentieri per sapere ma soprattutto per aprire qualcosa di cui non sappiamo. umano, davvero. e finalmente, direi.
c'è il chi si ferma è perduto, necessità di rinchiudere l'essenza e l'affanno. sono cose nostre, sanno di viscere e sudore, non si scappa e con goia! è il crollo e che diavolo! ma è nostro, di nuovo. senza vergogna di non poter finire, di non poter sapere. lasciamo aperte le storie, siamo tanto.
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Personaggio Monica
Epoca buia
Luogo Periferia
Colonna Sonora Dead Combo
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Camargue e l'uomo che si corse incontro.vedidiego zegnail venditore di libri - una storia parallela | fare vedi vedi
 
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Racconto per runner romantici ed introspettivi che, corsa dopo corsa, non vogliono smettere di migliorarsi interiormente
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Ho scelto di linkarmi a questo singolare racconto, ed in particolare alla frase "le emozioni hanno un modo speciale di affiorare sul viso che se uno lo conosce non c'è niente da fare" per ringraziare colui che è diventato il mio più caro amico, anche lui runner naturalmente, con il quale ho condiviso e continuo a condividere grandi emozioni e grandi momenti: momenti di riflessione interiore, momenti di svago e festa, momenti di crescita e momenti...di corsa!
Grazie Paolo, e grazie per aver ideato la "neteratura di svolta": tu sai che non ho mai scritto (nel senso creativo dell'azione) e colgo felice la possibilità che hai voluto creare e condividere con tutti: un'altro ricordo da rintuzzare insieme difronte al fuoco quando saremo vecchi :-)

Un forte abbraccio e-viva Neterature!
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Personaggio Monica
Epoca Contemporanea
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Colonna Sonora Il soffio del mistral e lo stormire dei fenicotteri rosa ed il garrire
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Il Ciaetto e il DragovediFrancesco Saverio TeruzziLo sconosciuto | soltanto vedi vedi
 
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Il Ciaetto e il Drago, che alla fin fine gli salvo la vita.
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Il link a "lo sconosciuto" l'ho scelto per l'analisi introdotta del concetto della regola confrontata con la trasgressione. Cosa succede se poi la trasgressione non è il fatto eccezionale, ma a sua volta diventa la regola? Dov'è quindi la trasgressione? Nella rottura con il mondo precostituito? La cosiddetta vita sociale? Ma la trasgressione deve essere un atto violento o basta modificare il proprio pensiero? La trasgressione, quindi, diventa tutto ciò che "culturalmente" non è accettato? Lando trasgredisce ho è di diversa "cultura"? Se la cultura è quindi la normalità, la natura e il ritorno a essa è la vera trasgressione? E, per concludere, ha una qualche utilità tutto ciò?
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Personaggio Roto Lando
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il maestrovediPaolo Naldiniil predicatore | bianca. vedi vedi
 
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si parla di un uomo la cui natura è quella di un padre, di un educatore, a tutti i costi
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si tratta di due vecchi uomini, entrambi, secondo me, hanno una sensibilità, dei bisogni, che non corrispondono con la realtà. e non lo possono accettare. quindi alla fine uno si domanda, almeno io lo faccio, che cosa sia meglio: rinunciare o costruire?
ho scelto la parola "bianca" perché è una tipica caratterizzazione della vecchiaia; nessuna ragione particolare.
penso che il mio racconto abbia un'altra cosa in comune con "il predicatore", cioè il tono di descrizione asettica del narratore.
uno stile che mette sullo stesso piano le notazioni psicologiche con descrizioni estetiche di particolari apparentemente senza importanza. penso che ci sia un elemento di verità, di autenticità, in questo.
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Personaggio elnstrom geremian
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il predicatorevediPaolo Naldiniil venditore di libri | Torino vedi vedi
 
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c'è una città, qui amico, che pulsa e passa. e noi ci viviamo dentro. ci nuotiamo dentro.
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in questo racconto le persone passano, come se sfilassero. c'è una specie di coralità in quello che succede. mi piace che i personaggi condividano la loro esistenza con quella di altri, anche se questi passano soltanto e non si saprà nulla di loro. perché anche noi siamo così. anche nel racconto del venditore di libri c'è un personaggio e poi c'è un numero di altre persone, passano, si intravedono, si intuiscono, si sa che ci sono, perché la città è questo: le persone che ti circondano e che vivono le loro vite intorno a te. ed è di questo che volevo parlare.
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Personaggio il predicatore
Epoca anni 2000
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Colonna Sonora brian eno, my life in the bush of ghost
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il venditore di librivediPaolo Naldini  vedi vedi
 
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lui è lì, in via po, dietro tutti quei libri, e le cose passano, passano, passano di lì
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Personaggio Gabriele
Epoca fine anni 90
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il venditore di libri - una storia parallelavediPaolo Naldiniil venditore di libri | vedi vedi
 
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la strada è di tutti come la conoscenza che si vende nei libri come le farfalle e il calore del sole, come il pane e la storia del mondo quadrato oppure rotondo è di tutti.
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la storia di gabriele, il venditore di libri a torino, mi piace, e ho voluto riscriverla, cambiando il contesto e aggiungendo elementi, ma mantenendo lo spirito. per prima cosa l'ho ambientata a parigi. e poi l'ho sviluppata come storia d'amore.
penso che le storie siano percorsi unici e irripetibili che svolgono in modo singolare schemi universali. in ogni luogo e in ogni tempo le storie ritornano, storie d'amore e di morte, di amicizia e di guerra.
Credo che neterature possa permettere di seguire e svolgere i fili diversi che originano dalla stessa matrice, dalla stessa spola. Vorrei indagare questa linea. e credo che neterature possa anche essere il luogo per sviluppare e seguire i fili che legano le storie tra loro, portando alla luce altri singolari universali.
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Personaggio Horace
Epoca oggi
Luogo parigi
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l'uomo dal cuore spezzatovediMassimo Melottiil venditore di libri | morte vedi vedi
 
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Di libri a Rancho Blanco, "l'anticamera del Paradiso" come veniva chiamata, non se ne vedevano molti.
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La storia era fluita piacevole nel dipanarsi dei dialoghi, lievi, dei personaggi, giovani, dell’atmosfera intrigante di cose che stanno per accadere, di cose non dette ma presenti. 
Dialoghi costruiti con uno stile all’apparenza evanescente eppure determinante nell’evolversi della vicenda. Insomma da lasciarti con il sorriso sulle labbra senza sapere bene perché. Poi ti giri nel letto ancora con l’occhio al led del computer e ti balza alla mente “cronaca di una morte annunciata??? e capisci che dietro alla vicenda sono celati quei complessi sistemi di serie, quelle interazioni esaltate da Robbe-Grillet. Certo, costruzioni e decostruzioni del testo, pedanti forse, ma innegabilmente scoperte di una ricchezza di significato. Lo scopri di colpo come quando accendi la luce e ti siedi nel letto perché di colpo hai capito chi è l’assassino mentre il libro è ancora lì con il segnalibro che spunta tra le pagine.
La morte annunciata è quella del libro. Una morte a cui assistiamo con partecipato e affettuoso dolore. Un caro amico, anzi il caro amico. Ma che fare? Ne siamo tutti complici in questa doverosa ansia di progresso. Anche qui, soprattutto qui. Ne celebriamo la fine esaltandolo nel virtuale, facendoci catturare da giochi come neterature. Lo so. Scomparirà. E poi sarà un affare da setta segreta, pochi bibliofili considerati dinosauri in via di estinzione da una generazione webizzata o, peggio, denunciati da ecologisti a difesa della carta.
A questo punto chi siamo? (doveroso successivo interrogativo non nell’ordine, mi rendo conto). Esseri a metà del guado o della scrivania. Una mano a sfogliare e l’altra a digitare. In una posizione di Kamasutra intellettuale da far felice il succitato Robbe-Grillet. Con la testa aperta al mondo. Reale e virtuale. A questo punto dove andiamo? (interrogativo ineludibile). Il led occhieggia nella notte, mi giro dall’altra parte.
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Personaggio Horace
Epoca
Luogo località imprecisata del Messico
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la signora di ier l'altrovedifrancesco strocchiil venditore di libri | Gabriele vedi vedi
 
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Di un incontro che capita al venditore di libri
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Capita che possa anche diventarlo e posso per l'occasione chiamarmi gabriele, vendere dei libri, anche solo parlarne, che poi è quello che mi capita veramente
Leggere, leggere, e un giorno non fare altro, combattere l'ansia e dare spazio e tempo ai desideri e alle passioni, vivere con poco, tanto è possibile, e di quel poco vivere di libri, prendere appunti qua e là, forse prepararsi per un romanzo, come fosse l'esercizio di una vita intera, la riflessione e lo specchio di una vita intera... oppure anche solo divertirsi con gli anedotti delle parole e con le parole soltanto, tanto le rose sono rose.
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Personaggio Gabriele
Epoca
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Le fessure apertevediDavide Vanottil'uomo dal cuore spezzato | spezzato. vedi vedi
 
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Un uomo cerca di prendere qualcosa che sembra affiorare dalla superficie dell’acqua. Ha la sensazione di poterlo raccogliere con una mano ma gli sfugge. Non sa bene che cosa sia. Ha l’impressione
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Scelgo di collegarmi a questa storia per fare i conti con il passato e con un destino senza spunti. Il protagonista dell’uomo dal cuore spezzato conosce l’inesorabile ciclo del suo destino come l’autore che attende di vergare la parola morte sul racconto che sta scrivendo, termine ultimo e conclusione di uno spettacolo privo di prolusioni. Il racconto di Melotti ricerca l’asciuttezza, l’aridità di una parola scritta e abbandonata alla carta stampata. Un libro potrebbe essere una prova nascosta di un delitto efferato, commesso al di là d’ogni cosciente ragionevolezza. Un po’ come uccidere in sogno, e non sei mai stato così assassino come in quel sogno. Lo racconti, confessi al tuo vicino, ma nessuno ti crede. Chiudi le porte al mondo. Ti rifugi lontano. Cancelli le tracce. Predisponi ogni cosa affinché il destino si compia, quando si alzerà il vento del deserto.
In particolare, mi collego alla parola “spezzato??? perché è un termine crudele che rende in maniera netta il sentimento del tempo che possiede il protagonista del mio racconto. Le parole e i fili musicali, poi, conducono ad una diversa conclusione una storia in balia delle correnti.

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Personaggio Vanotti Davide
Epoca 1994-2000
Luogo Pianura Padana
Colonna Sonora “Ho perso i pezzi??? di Paolo Martella, “Mare Mare??? di Luca Carb
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le lenticchie d'acquavedifrancesco strocchila signora di ier l'altro | Eleonora, vedi vedi
 
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Adesso si tratta di raccontare le combinazioni di Gabriele e di noi che ci incontriamo nella corrente, come le lenticchie d'acqua
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Prima Gabriele come un ricettacolo di incontri, Eleonora come un'occasione, poi Claudia, ma poi sempre Gabriele... basta mettere insieme le persone che ogni giorno incrociamo ed i libri che leggiamo, meglio, le storie che leggiamo nei libri, poi prestarci all'ascolto delle comunità invisibili, ma fatte di noi, di persone e di personaggi. Da persona nasce persona, ogni persona un aneddoto, un racconto e un libro... come le lenticchie d'acqua? Chi siede di fronte a Gabriele? Che cosa può raccontare di sé, di quel che ha fatto o sta facendo? Che cosa capiterà tra un istante, tra un minuto? Che cosa si diranno? Nel pieno della corrente o sulla riva della corrente?
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Personaggio Gabriele
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Lo sconosciuto Roswitha Flaibanil'uomo dal cuore spezzato | l'arrivo vedi vedi
 
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Essere artefici di una realtà per consentirgli il divenire l’oggetto di un’invenzione fantastica.
«Balzac è morto!». Con questo grido di battaglia Alain Robbe-Grillet, ha guidato la pattuglia del “nuovi romanzieri??? francesi. Dunque, il libro si adegua ai tempi nuovi dell’età dei consumi, della società dello spettacolo e del villaggio globale. Non muore, ma con stile preciso e intrecciato, viene guidato in una direzione che è quella della "autofiction". In realtà Balzac avevano già cominciato a seppellirlo i grandi della prima metà del Novecento: Joyce, Kafka, Proust, Gide, Musil e, in Italia, Pirandello e Svevo. Ora il romanzo (il libro?) e la sua morte diventano la costruzione di una realtà per farne una messinscena. Così il racconto si offre a una deliberata esposizione in piena luce e a quella precisa messinscena delle molteplici impossibilità in cui si dibatte… tale messinscena diviene il tema del libro. In cerca di una coerenza tra le pagine scritte e l’immaginario globale. Un giorno Robbe-Grillet ripudiò tutto ciò che aveva detto fino a quel punto (Lo specchio che ritorna, 1984): «Ho incoraggiato un mucchio di rassicuranti citrullerie»














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Personaggio Chantal
Epoca attuale
Luogo Italia
Colonna Sonora Because the night - Patty Smith
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OttaviavediPaolo Naldiniil maestro | dense. vedi vedi
 
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Lei era vecchia, di fuori e di dentro. Vecchia la pelle e l’anima stanca.
Lui aveva forse vent’anni, l'adolescenza nel cuore e nel corpo.
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Il maestro è rimasto inchiodato a un dolore, è rimasto inchiodato al passato. Ora, da vecchio, sembra non ci siano più giorni, per lui. Ottavia, vecchia anche lei, invece, rinasce, rivive, riparte. Non so, è come se volessi farli incontrare, come se lei potesse dare a lui questa ritrovata voglia di vivere. Ottavia tende al Maestro come per un'attrazione degli opposti. E poi Ottavia viaggia, guida la sua citroen per strade e città. Il Maestro, insomma, ha bisogno di lei e lei, che la vocazione di infermiera non ha mai perso, risponde.
Ecco; questo è il senso del mio link.
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Personaggio Ottavia
Epoca odierna
Luogo San Remo, Menton
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ottavia - in franciavediPaolo NaldiniOttavia | di vedi vedi
 
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Un tempo fumava, Ottavia. Aveva smesso da anni ormai. Non ci aveva più pensato. Ora, la Citroen filava lungo l'Aurelia, oltre Ventimiglia, la costa d'Italia e di Francia, il mare, il sole, giardini e
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volevo continuare questa storia. senza cambiare personaggi, ma proprio come se fosse un secondo episodio della stessa serie. o un nuovo capitolo. questo è il modo di costruire net literature più semplice e sperimentato. un testo collaborativo. anche se già sperimentata, questa possibilità è affascinante. sicuramente promuove scambi e relazioni tra gli autori. il fatto che un'altra persona muova i tuoi personaggi, sviluppando la tua stessa storia, è intrigante. Ho scelto di collegarmi all'ultima parola proprio per significare il fatto che la nuova storia è una continuazione della prima.
Mi sembra che in questo modo sia più evidente l'aspetto di gioco che assume neterature. Mettere in gioco una storia coi suoi personaggi. E, accettando l'intervento di altri autori, mettere in gioco se stessi.
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Personaggio Ottavia
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Luogo menton, costa azzurra
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Piroette sui prati di CapodimontevediLucia SallustioOttavia | mattina vedi vedi
 
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Il riverbero del sole sull’erba, quella mattina di primavera, le distolse lo sguardo puntato da chissà quanto tempo sul manifesto che pubblicizzava la mostra di Tiziano, all’entrata del museo di
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Ottavia potrebbe essere il nome della signora italiana che misteriosamente si intrufola all'interno della mia storia, proprio una mattina di primavera illuminata da pallidi raggi di sole, e aiuta a sciogliere i dubbi della giovane donna inglese. Solidarietà femminile o solo bilancio di una vita tumultuosa come quella dell'altra Ottavia, quella del link? Il mio potrebbe essere solo un episodio della sua vita. L'età della donna é approssimativamente la stessa. Potrebbe essersi messa sulla sua Citroen in viaggio per Napoli prima o dopo i fatti della storia linkata. Mi immagino Ottavia forte, coraggiosa, spregiudicata per i suoi tempi, materna come lo é con il giovane e avventurosa. Io scrivo che l'Americano, padre della figlia Lucia, è stato il suo solo e unico amore. Ma questo non vuol dire che non abbia avuto altre storie o che la sua innocenza, nel tempo, non sia stata corrotta a fianco di altri uomini, come il mafiosetto Toni.
Insomma, Ottavia é personaggio interessante e misterioso come la mia "deus ex-machina" con Pearl.
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The New LawvediJoe Friggieriil venditore di libri - una storia parallela | legge vedi vedi
 
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The new law laid down that in every house built there had to be an extra room for the use of those who had found no place where to spend the night. This room had to be furnished with a bed, a wash-han
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Ad un certo punto della storia parallela, la vigilessa dice al venditore di libri: "La legge e' la legge, io devo farla rispettare." La legge diventa in questo modo strumento di oppressione, restringendo il campo della liberta'. Nella mia storia ho voluto mostrare, in modo particolare, che anche una legge che a primo acchito potrebbe sembrare benefica, ben intenzionata e mossa da uno spirito di altruismo, puo' negare agli altri il diritto di scegliere come condurre la propria vita, costringendoli a fare cio' che non avrebbero mai voluto fare. Oggi come sempre, ma oggi piu' che mai, in un mondo come il nostro, sottoposto alla sorveglianza continua da parte dello Stato e dei suoi funzionari, diventa cruciale combattere per conservare e difendere quel minimo di liberta' di scelta che ci e' rimasta per vivere bene. Se Big Brother di Orwell era una minaccia, oggi e' diventato un gioco, un trucco mediatico creato ed usato per distrarci dal pericolo reale dell'intrusione dello Stato in ogni sfera della vita, per farci abituare all'idea che ogni tipo di sorveglianza, ogni tipo di controllo operato in nome della sicurezza, sia non solo lecito ma auspicabile per tutelare gli interessi dei cittadini.
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The QuestionvediPhil ShielsThe New Law | lawmakers vedi vedi
 
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Is it really them or us - such binary - so one dimensional - is the truth out there - could we realise it even if it was realisable - I just do not have the answers. Any one for bread and cheese?
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I choose this story due to the strong sense of Them and Us portrayed through out. Working for a large Kafkaesque multi national, the feeling of them and us is often reinforced through bureaucracy. However for me it is all an illusion. Most of us float to the top if at all. If any powerful organisation, government or business actually got its act together long enough to have a plan then we really would be in trouble. The fact is that they and we are all too human; that a person with a gun to your head may restrict your freedom but are unlikely to be any freer themselves.
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The voidvediLucia SallustioThe New Law | “Eat,??? vedi vedi
 
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The absurd of a law, the absurdity of imposing housing to a homeless without providing the actual love he/she needs. A house without love is just a house, never home.
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The new law is no new law, in fact. It has reminded me of the Poor Law Amendment Act in the Victorian Age and the paradox of the workhouse.
Morevoer the imperative "Eat" is devoid of any sense of protection toward the homeless. It's not like offering food to a hungry person, out of love. The initial spirit of the lwa was for every citizen to provide a room to help poor, homeless people. In time, as often happens, it has been turned into an inhuman law. The house is a cell, the host is a warden, the homeless is deprived of dignity. The loaf and bread, and the fourty-year-old homeless woman, made me think of an atrocious story happend to a child of six. The rest of the story is written, I hope you will enjoy it, though a sad one emerging from the woman's subconscious before the food offered/imposed to eat.
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Tu crois que tu feras ce métier toute ta vie ?vediJean-Charles BoilevinThe New Law | people vedi vedi
 
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Bernard et Jorge sont assis à la terrasse d'un café. - Un café, toi aussi, Bernard ? Garçon ?... Deux cafés, s'il vous plaît... Alors, le travail, ça va ? Toujours dans les opérations de....
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"The New Law" proposes a very interesting consideration about law, power and also freedom. In this text, the lady in the street is victim of the law. The officers enforce a generous law, but actualy they are the bad people of the story. Now let's see the situation from the point of view of the "officers". I personally know a CRS (a man of the Compagnies Républicaine de Sécurité, very french organisation, between army and police). He's not so bad. He's kind, not stupid ; one of his hobbies is to weave tapestries, just like your old aunt...

I wanted to propose a political dialectic about the situation of "The New Law". The law is sometimes hard but the law is necessary.

But I want further propose to see an other side of the other side... There's also a poetical dialectic to considerate the world. I'm conviced about it. It's one of the ways to escape what is too hard. Isn't it ?

Friendly,
Jean-Charles
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Un uomo di successovediFrancesco Saverio Teruzziil predicatore | predicatore, vedi vedi
 
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La scelta del link è basata sul ruolo. Il predicatore rappresenta l'uomo, spesso schernito, che girovagando di casa in casa porta la buona novella, nella sua idea la manifestazione del divino. Il concetto alla base del link è l'appropriazione della verità: ciò che io dico è vero e tu mi devi credere.

Il consulente finanziario diventa quindi un predicatore moderno, dove il divino è rappresentato dal denaro e l'essere portatore di verità rappresenta il potere verso gli altri. Nella mia visione tutto ciò porta alla negatività assoluta, nei confronti della famiglia, degli amici, dei colleghi e alla fine di se stessi. L'interrogativo che ci si pone è l'influenza del ruolo sociale sulla persona, chi è che domina chi.
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